Villa Ranzoni

Ultima modifica 14 aprile 2021

La datazione del complesso edilizio di Villa Ranzoni non è documentabile con certezza, seppur nel suo nucleo originale sia possibile stabilirne un’origine anteriore al 1722, anno della nascita di Benedetto Felice Ranzoni, medico di corte nel 1783 e Prefetto di medicina nel Regio Collegio delle Province.
Risale probabilmente all’inizio del ‘900 l'unificazione delle facciate e dell'apparato decorativo della villa e delle sue pertinenze, nate con destinazioni distinte in epoche diverse.
L’edificio originario sorse come abitazione nobiliare dalla tipologia a villa, esterna all’abitato principale e circondata da aree coltivate e boscate lungo la sponda destra del torrente Strona. Al piano nobile si accedeva tramite lo scalone aulico, mentre scale di dimensioni più modeste portavano agli alloggi della servitù al piano superiore.

Il Comune di Cossato dispone della proprietà della villa a partire dal 1988, anno in cui venne acquisita dagli ultimi discendenti della famiglia Ranzoni, ovvero la baronessa Lina Ranzoni Tecco.
 


 

Oggi, in seguito ad un accurato restauro, la Villa ospita la Biblioteca comunale, l’Informagiovani, gli uffici del settore Socio Culturale.