Ecomuseo del Cossatese e delle Baragge
L’ Ecomuseo del Cossatese e delle Baragge è un museo “diffuso” nel paesaggio naturale e nel territorio, con altrettante sale a cielo aperto quante sono gli aspetti esemplari della storia dell'ambiente e della sua comunità. Questo museo comprende e unisce i patrimoni culturali ai quali la comunità attribuisce valore d’ identità.
L’ipotesi di realizzare un ecomuseo nel comune di Cossato nasce quando l’ente acquisisce da un privato, il sig. Bertola, una collezione di oggetti testimonianti ambienti e attività della civiltà rurale cossatese.
Prima la Giunta Comunale con deliberazione n. 388 del 23 novembre 1998 e poi il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 118 del 24 novembre 1998 pongono le basi per la costituzione dell’ecomuseo cossatese.
Con la prima deliberazione è stato approvato il protocollo d’intesa con la provincia di Biella, mentre con la seconda si individua la sede dell’ecomuseo, museo di sito e istituzione culturale, ma anche unità produttiva.
E’ quest’ultima l’idea pregnante; l’ecomuseo infatti si differenzia dal museo classico in quanto affronta il problema della tutela e della valorizzazione del patrimonio tecnico-culturale, mediante una rete costituita da più nodi, in cui la cellula museale si pone come base di partenza e di arrivo di percorsi che la collegano al territorio circostante.
Tali percorsi, i collegamenti, diventano proposte culturali connesse alle tematiche del museo e alle attività, esigenze e potenziale creativo della comunità.
Il mosaico museale fatto di parole, di oggetti, di tecniche, di strutture architettoniche e materiali – la collezione Bertola, l’antica pieve, l’azienda agricola, la baraggia – compone un quadro nitido in cui sono percepibili legami funzionali creati nei secoli scorsi dalla necessità a dall’attività degli uomini e delle donne della comunità cossatese.
L’ecomuseo sorge presso l’ex scuola della frazione di Castellengo, dove ha sede anche l’Ente Parco della Baraggia.