La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, più comunemente detta “Atto notorio”, consiste nella facoltà di dichiarare stati, qualità personali o fatti che siano a diretta conoscenza dell’interessato che riguardino se stesso o altri soggetti (ad esempio di essere un erede o comunque essere uno degli eredi, proprietario di un appartamento, la conformità all’originale di una copia di un documento ecc…).
La legge individua però alcuni casi nei quali rimane necessario il certificato: i certificati medici, sanitari, di conformità CE, di marchi o brevetti non possono essere sostituiti dalle relative dichiarazioni.
Gli Enti pubblici e i Concessionari di pubblici servizi (Enel, Telecom, ecc…) sono obbligati per legge a ricevere le dichiarazioni sostitutive, mentre per i privati (ad esempio le Banche) accettare tali dichiarazioni non è un obbligo ma una facoltà.
Il cittadino è responsabile di quello che dichiara; l’amministrazione ricevente ha però la facoltà di verificare la veridicità dei dati dichiarati e se accerta che la dichiarazione resa è falsa, il cittadino viene denunciato all’autorità giudiziaria e decade dai benefici eventualmente ottenuti a seguito della dichiarazione fatta.